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Posts Tagged ‘sostenibilità’

Il futuro è nell’orto verticale

Come fare ad avere nuovo spazio per coltivare, magari nel bel mezzo di una città? Ma con un orto verticale, è ovvio. Che ha anche il vantaggio di essere persino mobile. L’idea è stata proposta in un concorso di architettura collegato alla manifestazione Ortinparco, a Levico Terme (TN): a sviluppare meglio di tutti la proposta è stato un gruppo composto da due architetti di Samarate, Davide Sironi (28 anni) e Sara Tommasi (26), e da una ragazza bulgara, Rositsa Todorova Ilieva (26), anche lei architetto che sta facendo il dottorato di ricerca al Politecnico di Milano. «I nostri orti sono realizzati in materiali naturali e che si rifanno alla tradizione, cartone riciclato e feltro» spiega Sara. «Abbiamo chiamato il progetto OrtoLana, per sottolineare l’uso della lana per sviluppare il tema dell’orto alpino». Un progetto che punta alla sostenibilità «economica (costi di realizzazione molto bassi), ambientale (colture autoctone, assemblaggio a secco) e sociale (coinvolgimento attivo ed educativo)», con un impatto ecologico minimo. All’interno delle “tasche” degli orti verticali, allestiti tra un albero e l’altro del parco, trovano posto ortaggi ed essenze floreali.

www3.varesenews.it

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Adottare una mucca

Adottare una mucca o un maiale, un albero da frutta o un intero orto: si moltiplica il numero delle persone che vogliono diventare partner delle aziende agricole, condividendone i rischi e le opportunità nell’attività di allevamento e in quelle di coltivazione.
Nel corso dell’ultimo anno oltre centomila consumatori non si sono accontentati di acquistare prodotti di qualità, ma hanno decidono di seguire e partecipare al processo produttivo delle aziende agricole, direttamente o attraverso il web. Un modo per garantirsi una sorta di second life da vivere in campagna ma anche per assicurarsi forniture di prodotti alimentari genuini, freschi, di origine garantita con il miglior rapporto prezzo/qualità grazie al taglio di tutte le intermediazioni. Non ultimo, c’è il valore etico di una operazione che aiuta a tutelare l’agricoltura del territorio e con essa l’ambiente, il paesaggio, le tradizioni e una cultura locale che si tramanda nei secoli.
I costi dell’operazione sono molto variabili. Per far allevare a distanza il maialino grecanico allo stato semibrado, nel rispetto della natura e della tradizione dei greci di Calabria presso l’azienda di Giuseppe Riggio a Reggio Calabria occorre versare all’inizio una somma di 150 euro e, mensilmente, una rata di 45 euro che serve essenzialmente per il sostentamento. Nel corso dei mesi, l’allevatore a distanza potrà visitare l’azienda immersa nella natura per prendere osservare il proprio animale e verificare di persona il suo benessere ma ha anche l’opportunità di pranzare o cenare in azienda usufruendo dello “sconto allevamento”.

http://www.ciboblog.it/

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