Orto innestato

Orto innestato: alcuni accorgimenti

Coltivare melanzane, zucchine, peperoni, pomodori in un piccolo fazzoletto di terra, in un terrazzo od addirittura in un balcone di pochi metri quadri è un toccasana (Provare per credere!). La soddisfazione di ottenere anche pochi frutti con le proprie mani non solo permette di consumare prodotti totalmente privi di ogni residuo di fitofarmaci, ma migliora il senso di autostima e consente di scaricare le tensioni giornaliere.
Al fine di garantire un ottimo risultato, la scelta vincente può essere quella di acquistare piante innestate.
Quale è la differenza tra un pomodoro non innestato ed uno innestato?
Quello innestato è ottenuto dalla unione di due piante, delle quali una (portainnesto) è preferita per le caratteristiche della parte inferiore, ossia l’apparato radicale e l’altra (nesto) per le caratteristiche della parte superiore. In campo professionale, il ricorso all’innesto è ormai una pratica moto diffusa e le prove scientifiche sulla sua efficacia sono numerosissime. Le piante innestate, infatti, generalmente hanno un apparato radicale più sviluppato e quindi assorbono più acqua, si presentano più vigorose, resistono alle malattie del terreno. Tutto questo a vantaggio di produzioni più omogenee e della possibilità di coltivare anche tipologie di ortaggi tradizionali non più utilizzati per la loro sensibilità alle malattie, ma che presentano un gusto ed un profumo che sanno di poesia.
Per ottenere i risultati sperati bisogna attuare alcuni accorgimenti:

  • distanziare maggiormente le piante in considerazione del maggiore sviluppo;
  • assicurarsi di trapiantare la piantina ponendola a livello del terreno ed evitando così che il punto di innesto (punto di unione tra le due piante distinguibile come una cicatrice sul fusto) tocchi la terra. Per far ciò, riporre la pianta in modo che il “pane di terra” risulti a livello del terreno distribuendo un leggero strato di terra sopra;
  • se la parte superiore (nesto) emette delle radici, eliminarle perché se raggiungono il terreno annullano tutti i vantaggi derivanti dalla resistenza della parte inferiore (portinnesto).

Buon orto innestato a tutti!

Marianna Martorana

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